Se anche tu hai pensato “ho ricevuto un sms di allarme: cosa devo fare?”, questa potrebbe essere la spiegazione ai tuoi dubbi
Hai ricevuto da poco un sms di allarme, ma non sai cosa devi fare? Sono le 12 o è comunque da poco passato mezzogiorno?
Allora tranquillo/a, potrebbe trattarsi di uno dei test di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
IT-alert è attualmente in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento.
IT-alert, infatti, si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale, non è salvifico in sé, ma è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo.
Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chi si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso e abbia un cellulare attivo.
Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.
Le reazioni ai messaggi di allerta
Nonostante l’86% dei partecipanti abbia confermato di aver sentito parlare di IT-alert nei giorni precedenti le attività di sperimentazione, prevalentemente tramite social media e web, una sensazione di spavento nel momento della ricezione del messaggio è stata comunque segnalata dal 20%, mentre il 15% si è detto sorpreso.
Alla domanda “Hai compreso subito che si trattava di un messaggio istituzionale?” il 59% ha risposto positivamente, mentre una buona parte di coloro che hanno compilato il questionario ha dichiarato di aver pensato che potesse trattarsi di un virus.