orsa Amarena, uccisa
L'orsa Amarena, uccisa in Abruzzo

Orsa Amarena uccisa, la LAV chiede di fermare il clima di odio verso gli animali selvatici

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Riportiamo il comunicato della LAV in merito all’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo: “il clima d’odio verso gli animali selvatici è il primo responsabile della morte”.

 

Riportiamo il comunicato della LAV in merito all’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo:

L’orsa Amarena è stata uccisa. Oltre a denunciare, chiediamo anche la perizia balistica per ricostruire con esattezza i fatti e l’autopsia dell’orsa presso il Centro di referenza per la medicina forense veterinaria di Grosseto.

L’animale simbolo della possibile convivenza pacifica tra umani e orsi è caduto sotto il piombo del fucile imbracciato da una persona che sarebbe già stata identificata, stando alle notizie diffuse dal Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, un Parco che tutela gli orsi e che è subito intervenuto per fare chiarezza sull’incresciosa vicenda.

Non è noto il motivo del gesto che avrebbe mosso la mano assassina, ma nulla può mai giustificare un delitto così efferato, reso ancora più grave perché Amarena era stata avvistata pochi giorni fa accompagnata dai suoi cuccioli.

Il clima d’odio creato dalla politica nazionale e locale nei confronti di tutti gli animali selvatici e in particolare degli orsi trentini è il primo responsabile della morte di Amarena.

Governatori che demonizzano quotidianamente questi animali davanti agli occhi dei cittadini, millantando uccisioni e trasferimenti di massa, e si rifanno sempre e solo a cacciatori e fucili per la “gestione” della fauna selvatica non fanno altro che legittimare implicitamente questa barbarie.

Avere soffiato sul fuoco delle legittime preoccupazioni dei cittadini in Trentino, creando due fazioni, una pro e una contro gli orsi, ha avuto un riverbero nazionale e ora è Amarena ad averne fatto le spese, vittima di un atto vigliacco e crudele.

Il nostro primo pensiero va ai cuccioli di Amarena e alle loro possibilità di sopravvivenza, sosterremo il Parco d’Abruzzo Lazio e Molise con ogni mezzo possibile, il nostro ufficio legale è già al lavoro per depositare la denuncia e non molleremo fino a che il responsabile del vile assassinio non sarà condannato con una pena esemplare.

Il 16 settembre, vigilia dell’apertura della stagione venatoria, saremo a Trento per protestare contro il più grande attacco mai sferrato contro la fauna selvatica. Invitiamo tutti a partecipare affinché nessun orso, lupo, o animale selvatico sia più vittima di una politica incapace di favorire la convivenza pacifica.

Qui maggiori informazioni sulla manifestazione.

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